Nel 2018 Netflix ha segnato per sempre le vite di noi wannabe esoterismo lanciando «Le terrificanti avventure di Sabrina».
Vi ricorderete sicuramente tutte della Sabrina Spellman degli anni ’90: una blonde beach babe americana che indossava solo flip flop e crop top… Ecco, dimenticatela. La nuova Sabrina, interpretata da Kiernan Shipka (che forse avete già visto, bambina, nei panni di Sally Draper in «Mad Man») è un’adolescente dai capelli biondo platino che passa con estrema facilità da outfit collegiali anni ’50 a guêpiere con bustino. Oscillando senza sosta tra innocenti pose liceali e una malizia con sfumature dark, svela un’ambivalenza che segretamente appartiene a tutte noi e c’incolla allo schermo riuscendo a convincerci che, tutto sommato, questo Signore Oscuro tanto male non è. Non so voi, ma personalmente ho pensato più volte che tingermi di biondo platino e indossare rossetti dark red e deep brown fosse la reale soluzione a tutti i miei problemi.
A mio avviso, gran parte del merito della riuscita di questa serie non va tanto agli sceneggiatori (che spesso si avvalgono di cliché triti e ritriti sul mondo delle streghe) quanto ai costumisti e alla key make-up artist, Candice Stafford-Bridge. Per quanto la serie in sé per sé non sia da Emmy Award né abbia guadagnato nemmeno un più papabile Teen Choice Award, ha comunque una fan base ben nutrita, tanto da convincere NYX Cosmetics a creare una limited edition dedicata proprio alla strega.
La cittadina di Greendale, dove sono ambientati i fatti, proviene dallo stesso universo di «Riverdale» (ma non sono previsti crossover, né si tratta di uno spin-off) e infatti ci ritroviamo le stesse dinamiche amorose tra teen, condite stavolta da una componente magica: fatta anche di sangue, possessioni, demoni e incantesimi.
Nella ventiquattresima puntata (no spoiler!) Sabrina e la congrega devono recuperare i poteri di cui sono state private da Lucifero in persona e, per farlo, approfittano dell’energia benefica della Luna della Lepre. Si tratta del primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera e la lepre richiama una forte connessione con la natura e la fertilità: è in assoluto la luna più femminile dell’anno. Quando s’alza in cielo la terra è feconda e noi con essa. Si tratta della luna dei progetti e degli obiettivi, che ci restituisce uno spirito rigoglioso e un corpo forte e rinnovato.
La scelta del make-up di Sabrina non poteva essere più congeniale: la nostra protagonista indossa un ombretto rosa tenue che sfuma verso il perlescente, definito da una linea d’immancabile cat-eye nero e completato da un rossetto ciliegia più delicato rispetto alle solite nuance. Il risultato è un look molto primaverile e fresco che, unito alla coroncina e alla brassiere in pizzo, non escluderei anche per un festival musicale.
Ecco come ricreare il look:
1. Per una base delicata, che sia naturale ma che abbia un finish pelle di pesca il miglior alleato è il fondotinta in siero di The Ordinary, da applicare rigorosamente con un pennello da fondotinta mediamente compatto in modo da controllare l’eccesso di prodotto e diluire la coprenza.
2. Anche se l’occhiaia in questo caso potrebbe regalarvi il giusto look da Chiesa della Notte, meglio coprirla con una passata di correttore, come lo Stay All Day di Essence, che potete picchiettare con l’anulare direttamente sulla zona più bluastra (piccolo tip: se scegliete una nuance più chiara del solito contribuirà a illuminarvi lo sguardo)
3. Un velo di cipria sulla zona T e per fissare il correttore! La mia preferita al momento è la Hyaluronic Hydra Powder di By Terry.
4. Gel colorato per riempire le sopracciglia (quelle di Sabrina sono molto bold): perfetto il Gimme Brow di Benefit.
5. Il blush in questo caso sarà multifunzione. Sceglietene uno in polvere, andrà bene sia per le guance che per la palpebra, come il Cassis Etoile Blush di & Other Stories. Una volta preparato l’occhio con un tocco di correttore e un velo di cipria (serve per neutralizzare il colore della palpebra mobile che risulta sempre più scura e potrebbe falsare il tono del blush) applicate il rosa sulla zona con un pennello più compatto pressando sulla palpebra mobile per rendere il colore più saturo e alleggerite il tratto esterno con un pennello morbido da sfumatura.
6. Con un pennello a penna morbido, come il 225 di Zoeva, applicate un ombretto shimmer quasi bianco (occhio al sottotono, deve essere freddo) lungo la linea delle ciglia. Integrate poi i due colori usando il pennello da sfumatura già impiegato prima per ammorbidire lo stacco di colore.
7. Cat eye! Con un eye liner in penna (per esempio il Tattoo Liner di KVD) realizzate una linea integrando bene il colore tra le ciglia pressando il pennino parallelamente alla rima. Poi disegnate un puntino dove la piega palpebrale incontra la linea delle ciglia e unitelo a quella già realizzata.
8. Intensificate lo sguardo sfumando con un pennello piccolo a punta quadrata un ombretto marrone scuro lungo le ciglia inferiori. Ricordate di unirlo sfumando alla riga esterna dell’eye liner per dare continuità al make-up!
9. Una bella passata di mascara cercando di aprire le ciglia verso l’esterno e raggiungendo anche i ciuffetti più laterali per uno sguardo più intenso. Il mio preferito per questo genere di look è il Monsieur Big di Lancôme.
10. Con il blush che avete usato sugli occhi scaldate le guance costruendo piano, piano l’intensità per non creare contrasto con l’enfasi dell’occhio.
11. Lipstick extravaganza. Ricordate che un make-up visto sullo schermo nella realtà potrebbe sembrare un po’ too much! Perciò in questo caso possiamo risolvere picchiettando con l’anulare il rossetto sulle labbra (tipo l’Hot Tahiti di Mac, che ha una texture morbida) così da rendere la bocca più pigmentata, ma comunque naturale.
12. Tocco finale in stile raggi lunari: un illuminante dal sottotono più bluastro come il Match Stix Shimmer Skinstick nella shade Starstruck sugli zigomi. Attenzione, se il risultato vi sembra troppo «alieno» potete smorzare l’effetto sfumandolo con il pennello che avete usato per il fondotinta. Se indossate un top scollato o una canotta un’idea molto «festival» potrebbe essere quella di passarne un po’ anche sulle clavicole.
A questo punto sarete pronte per scappare sul terrazzo, stendervi per terra, alzare a tutto volume «Strange Magic» degli Electric Light Orchestra e godervi l’energia della Luna della Lepre. Almeno finché il vicino di casa non vi urlerà di smettere. Ma questo è un rischio che un’aspirante strega può anche correre…