Coccole profumate: creme corpo, fragranze e candele che fanno sognare

Se avete letto i post precedenti sapete già che qui, i profumi, non si usano banalmente per «avere un buon profumo». È un atto personale, il nostro, una spinta olfattiva per entrare nella dimensione che vogliamo. E in questi giorni difficili possono aiutare più che mai: che sia un modo per concentrarsi, una coccola che ci concediamo o una piccola parte di un rituale di self care (di quello occidentale, egocentrico e sensoriale che ogni tanto ci sta) fa niente: l’importante, al momento, è che ci faccia stare bene.

Ecco di seguito tre categorie di profumi comfort (per il corpo, per te, per la casa): quarantena edition, in ordine di arrivo dopo una doccia: perché, si sa, la sensazione che si prova quando siamo lavate, profumate e idratate – magari sdraiate a letto con una candela sul comodino! – è proprio quella di essere in paradiso. E ogni tanto ce lo meritiamo, che diamine, sì! Buona lettura.

Creme per il corpo (quasi) da mangiare:

Soap&Glory Breakfast Scrub
Se dico che questo scrub profuma di porridge a uno che non lo mangia mi guarderà schifato, immaginando la sbobba incolore di cui si abbuffano gli inglesi attempati nei film. Ma se sapete di cosa sto parlando… il sentore lieve e confortante della crema d’aveva mescolata lentamente, il pizzicorio di cannella e caffè… Questo scrub oltre a fare ottimamente il proprio lavoro, fa proprio venire il languorino.

L’Occitane Almond Shower Oil
Volete diventare morbide come Cleopatra? Ascoltatemi, provatelo. Questo prodotto è un’intera esperienza: dal profumo inebriante di mandorla cruda, alla consistenza di miele limpido che diventa sottilissima schiuma vellutata… Uscirete dalla doccia illuminate da una luce divina.

Laura Mercier Ambre Vanille Body Butter
Bougie. Slang americano per dire “snob”, ma in modo simpatico. Essere bougie non è un difetto, è autoironia, soprattutto quando vuoi viziarti o sentirtela senza troppe scuse. Ecco, le creme per il corpo profumate, per me, sono la quintessenza del termine. E Laura Mercier in questo senso è la regina dei prodotti per il bagno. La sua linea di creme comprende anche cocco e creme brulèe (i connosseur dei profumi dolci sicuramente rimpiangeranno quella al pistacchio come me) ma l’ambra dorata legata alla vaniglia ha quel qualcosa di più sottile ed elevato che le da, appunto, la connotazione bougie.

Profumi per viaggi intergalattici:

A Quiet Morning – Miller Et Bertaux
Questo per me è il profumo del riequilibrio. Mi spiego meglio: è il profumo che collego alla sensazione di una mattina proficua, a seguito di una sera in cui mi sono addormentata decisa a ricreare una routine, ricominciare a meditare, mettere in ordine. Poi un giorno mi sveglio e lo faccio: la casa è in pace, bevo la mia tisana, ho pianto meditando e lo sto dicendo a tutti su whatsapp. Probabilmente tra una settimana sarò punto e a capo, ma pazienza. È anche, secondo i creatori, l’idea di un’alba in India (con riso speziato tiepido, sandalo e un’acqua di zafferano) ma per una volta, alla poesia, ho preferito la realtà.

Milky Musk 39 – Parle Moi De Parfum (Michael Almairac)
Il brand lo descrive così: «una preziosa pozzanghera di muschio». Non so come gli sia venuto in mente, di utilizzare la parola «pozzanghera» onestamente, ma capisco cosa intendono. Milky musk è il profumo di una piscinetta naturale in un bosco giapponese, piccola e verdissima, di muschio legnoso e rugiada trattenuta, un ecosistema delicatissimo che noi umani probabilmente non noteremmo, distruggendola con un impronta di stivale. Sulla pelle quasi sparisce, si fonde diventando qualcosa che sai di aver già sentito, ma non sai dove… nel senso più confortevole che ci sia.

Bois Farine – L’Artisan Parfumeur (Jean Claud Ellena)
Parlo così tanto di questo profumo che ho dovuto fare double check sul sito di Musa Digital per assicurarmi di non averlo già fatto anche qui. Com’è possibile? non ne avevo ancora avuto occasione. Bois Farine è ricordi in bottiglia. Ellena, uno dei miei preferiti, qui ci porta nella cucina di campagna di una nonna. I suoi, a pensarci, non sono biscotti appena sfornati, per quelli son capaci tutti. È la pasta stesa cruda sul tavolo, le noccioline, ancora da dividere in tanti cerchi con un bicchiere, la polvere di farina (iris) in aria che crea giochi di luce. È un istante cristallizzato.

Lattedoro – Maison Gabriella Chieffo (Gabriella Chieffo)
Altro immancabile di cui non avevo, a quanto pare, ancora parlato. Questo profumo va a ricreare il golden milk, una bevanda ayurvedica diventata (uhm) hipster negli ultimi anni. Ovviamente la amo (fa benissimo). Questo è un bellissimo omaggio, che riesce a ricreare l’aroma senza perdere la sua complessità di profumo: una splendida versione acustica di una canzone pop. L’esplosione iniziale di cannella e zenzero si mescola al cuore di latte e curcuma sì, ma circondata da note-copertina di Linus di iris e sandalo. Magico.

Candele speciali per la tua casa:
Se c’è una cosa che mi ricorda l’inverno in casa è girare per le stanze con in mano una tazza di qualcosa fumante. Ho applicato questo ragionamento alla selezione delle candele per questo articolo.

Caffe in piazza – Acqua Di Parma
Con questa deliziosa candela con accordi di caffè, nocciola e vaniglia (loro dicono anche «schiuma di cappuccino», ma sarei davvero curiosa di capire come) possiamo quasi immaginare di essere al bancone di un bar con il chiacchiericcio, i tintinnii e il barista con cui flirti per abitudine. Ok, forse non proprio, ma sicuramente riempie la stanza di un bel profumo avvolgente.

Chai – Byredo
Questa è la candela per quelli a cui piacciono i gourmand, ma sono troppo chic per ammetterlo. Il chai è una miscela a base di spezie e the nero indiano, buonissima. Le note, divise, sono abbastanza serie da non passare palesemente per dolci: cardomomo, garofano, zenzero, legni, pepe… ma poi arriva la cannella, e diventa un chai fatto e finito. Ma Sexy.

Lait de Biscuit – Chabaud
Non credo di aver ancora utilizzato la parola «coccola» perché quando ho stilato questa lista già sapevo che quello che se la meritava di più, qui, era lei. Questo è il mio bonus finale, una carezza, nessuno fa il lattiginoso rassicurante come loro. Questa è la candela che sta sul comodino, che vi culla mentre leggete. Non è latte e biscotti è un latte DI biscotti. Precisamente Plasmon. Si dice che noi millennial quando siamo sotto stress tendiamo ad appoggiarci a cose che ci fanno regredire all’infanzia (non giudicateci) e ve lo posso assicurare, con questa candela si riesce nel migliore dei modi.

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