Idee regalo last-minute: cinque libri (bellissimi) per far felici cinque amiche

Non sono certo io a dover spiegare perché fare i regali di Natale può trasformarsi in un vero incubo: la letteratura sull’argomento è vasta e l’esperienza di ognuno di noi senz’altro piuttosto esauriente. Di mio, trovo particolarmente complicato coniugare la voglia di trovare qualcosa di bello per qualcuno di caro con il rifiuto per l’acquisto in sé… immersi come siamo in un grandissimo feed che grida COMPRA, tutto il giorno tutti i giorni. Per questo motivo – e per perdonare a me stessa i piccoli oggetti inutili che inevitabilmente sono finiti in qualche carrello, fisico o digitale – per MUSA ho deciso di mettere insieme due cose che invece mi fanno stare bene: i libri e le amiche.

Queste simpaticissime tipologie sono basate su storie vere, quindi possibili, e a mio avviso rintracciabili in ogni rete di amiche, da me all’infinito. Per chi qui ne trovasse una, un consiglio per un prezioso regalo di Natale

• Per l’amica che ha appena avuto un figlio (o che sta per averlo): Giorni felici, Zuzu (Coconino Press – Fandango)


Lo voleva tantissimo e finalmente ora c’è. Magari non lo aveva proprio messo in programma, ma invece è arrivato – e allora avanti tutta! – oppure era sicura di volerlo e ora è in ansia perché è davvero il momento di comprare un lettino. Tutte abbiamo un’amica alle recenti (o prossime) prese con un bebè. Lei è felice, ma le manca bere un bicchiere di vino con voi, che la chiamate con il suo vero nome e non «mamma», come fanno in ospedale.

Questo Natale sarà sommersa da tutine, adorabili ciondolini d’argento, complicati marchingegni che sterilizzano, frullano o omogeneizzano (a proposito: se state valutando un abbonamento a Uppa fate prima un onesto check con la diretta interessata perché al 90% lo ha già sottoscritto), quindi mia ferma convinzione è che a noi tocca fare le amiche, prima ancora che le zie.

A lei regaliamo Giorni felici, la nuova graphic novel di Zuzu, che se con Cheese aveva già conquistato molti cuori, ora torna a far innamorare proprio tutti. La sottile protagonista di china si chiama Claudia, si muove tra tavole piene di colore e dolori – tra quei giorni felici «che si contano» – e lentamente si trasforma, assumendo le forme oniriche del desiderio, della paura, dell’amore. Le quasi 500 pagine di quest’opera fantastica saranno per la nostra amica un carillon su carta: una storia con un inizio e una fine e nel mezzo un infinito andare, uno spazio cromatico di sospensione temporale in grado di trasportarla all’istante in un altro universo, e a cui accedere ogni volta che vorrà.

• Per l’amica nel pieno della sua carriera: Cose, spiegate bene. Questioni di un certo genere, a cura di Arianna Cavallo, Ludovica Lugli e Massimo Prearo (Iperborea)


Lei è quella che si sta godendo i frutti di un lungo e faticoso lavoro. Magari ha lasciato il posto fisso e si è lanciata in un’impresa tutta sua oppure ha spuntato una promozione ai suoi terribili capi; che stia aprendo uno studio, disegnando una nuova linea di friulane o dirigendo un’intera squadra, di sicuro ha finalmente il vento in poppa e tutta questa forza porta avanti anche voi.

Con le stelle a suo favore, questa amica sta vivendo un momento di particolare fervore emotivo e intellettuale e ha gli occhi aperti su ciò che la circonda, che osserva con esuberante curiosità e apertura sincera. Apprezzerà un regalo che la supporti in questa crescita personale e che la aiuti a disegnarsi nel futuro – dimensione in cui è meravigliosamente proiettata – dunque escluderemo qualsivoglia oggetto non sia un libro.

Cose, spiegate bene è una serie di volumi pensata e realizzata dalla redazione del Post insieme alla casa editrice Iperborea, che vuole occuparsi di temi che frequentemente incontriamo e probabilmente non conosciamo «nei loro fondamentali». Dopo A proposito di libri, è uscito Questioni di un certo genere, che entra nell’intricatissimo dibattito sulle questioni di genere, con prudenza e preziosissima chiarezza. Dallo schwa al colore rosa, passando per un insieme di glossari ancora estremamente necessari, questo libro si propone di mappare la fitta costellazione di argomenti da approfondire per ragionare, individualmente e collettivamente, sul tema. Costringerà tanti a rivedere certi assunti e quasi tutti a ripensarsi nelle proprie inconsapevoli abitudini; è quindi perfetto per chi, come la nostra amica, ha già un piede nel domani.

• Per l’amica che ha lasciato la città: Come non fare niente, Jenny Odell (Hoepli)

Più coraggiosa di tutte, l’amica che ha lasciato la città ha, in effetti, lasciato la città per altri lidi. Forse è tornata dalle parti di casa, magari in campagna, forse ha preso una direzione ancora diversa e ha ricominciato da zero – di sicuro questa pandemia non l’ha attraversata senza ripercussioni e ha messo in moto in lei una trasformazione senza precedenti, di cui il trasloco è l’eclatante punta di un bellissimo iceberg.

Con una nuova casa da abitare e nuove abitudini da costruire, sarà forte la tentazione di prenderle una lampada di design o una zappa di ultima generazione, ma quello che vi invito a considerare è un regalo con cui potrete dichiararle la vostra più completa ammirazione: Come non fare niente di Jenny Odell.

Se dal titolo lo diremmo l’ennesimo volume sul digital detox, ci basterà andare alla prima pagina per accorgerci che quello di Odell è invece un vero e proprio manifesto, un argomentatissimo appello a cambiare in modo radicale la nostra quotidianità e a rifiutarsi una volta per tutte di consacrarsi alla religione della produttività. Sottrarsi alla città – alla FOMO, al networking, al personal branding – è un movimento parallelo al distanziamento dall’universo social (potremmo dire dal metaverso) di cui parla Odell. Al pari di una guida politica e spirituale, Come non fare niente ci mostra le impensabili vie che possiamo effettivamente percorrere per uscire dal labirinto del feed e riconquistare la libertà, giungendo magari in una casa che dalla collina scorge il mare.

• Per l’amica innamorata: Le ore piene, Valentina Della Seta (Marsilio)


Probabilmente ricambiata, o forse no, ma certamente innamorata, questa amica ha con ogni probabilità appena iniziato una nuova storia oppure appartiene alla mitologica categoria di persone che intrappolano per sempre le farfalle nello stomaco. Per noi svolge alcuni compiti fondamentali, come ricordarci di essere più gentili con il* nostr* pover* partner o più in generale che amarsi è bellissimo, punto – e il cinismo ce lo lasciamo per un altro giorno – per questo merita la nostra pazienza, gratitudine e speciale attenzione.

Potremmo regalarle Pinocchio e rintraccerebbe l’amat* nella Fata turchina o in Mangiafuoco, dunque tanto vale andare dritti al punto e metterle tra le mani una vera storia d’amore, una di quelle che ci resta addosso per un po’.

Valentina Della Seta, giornalista culturale romana, per anni ha intervistato autori e autrici e scritto a lungo dei loro libri; per nostra fortuna, si è poi presa del tempo per lavorare a qualcosa di suo e ha esordito con Le ore piene, la storia di un irresistibile innamoramento. La protagonista, senza nome né chiari lineamenti, racconta in prima persona il suo incontro con P. e una storia che inizia, tra eccitazione e stordimento. Le ore piene che ci si presentano sulla pagina hanno una densità inedita: sono fatte di sesso, di scoperta, di carne e lacrime, di vergogna, di liberazione. Sono le irripetibili ore di un amore vero, che dura una vita o una vacanza al mare, e che la nostra amica certamente riconoscerà.

• Per l’amica inquieta: Corpi ambigui, Laura Tripaldi (Einaudi)


Potenzialmente Sagittario (o Aquario?), quest’amica ha le gambe che scalpitano e la testa che corre: sta forse valutando di tagliarsi i capelli o di riprendere a studiare, sta certamente pensando al suo prossimo viaggio. Ha preoccupanti quantità di energia e nessuna voglia di riposare: a volte la preghiamo di rallentare un po’, ma facciamo sempre la fatica di tenere il suo passo, perché la meraviglia del viaggio ci ripaga.

Una sciarpa l’annoia, il corso di ceramica l’ha già fatto e con un romanzo rischieremmo la pericolosa immedesimazione in ogni singolo personaggio, dunque all’amica inquieta va regalato un saggio. Non di certo una ricostruzione storica né una biografia, qualunque sia la vita in questione, il saggio che qui cerchiamo deve lanciare l’inquieta lettrice in una nuova dimensione del pensiero, uno spazio di cui ignorava l’esistenza e che può raggiungere e potenzialmente abitare, se lo vorrà.

Uno di questi spazi è senza dubbio la collana Quanti, ebook pubblicati da Einaudi con il preciso intento di «smontare la realtà e osservarla nei suoi elementi fondamentali» tra i quali compare Corpi ambigui. Sguardi, genere, tecnologie di Laura Tripaldi, chimica e dottoranda in Scienza e Nanotecnologia dei Materiali all’Università di Milano-Bicocca. Unendo la fisica delle particelle al femminismo, Laura Tripaldi tesse una rete tra galassie e la offre agli esploratori più visionari. Chissà se la nostra amica tornerà indietro.

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