Intervista a Carlota Barrera: il potere della moda e l’evoluzione delle identità

La sua bio su Instagram è «contemporary clothing through a female gaze». Carlota Barrera è una fashion designer inglese (che ora vive e lavora in Spagna) con una missione: creare abiti maschili – e genderless – con un occhio di riguardo alla qualità dei materiali e della manifattura, ma da uno sguardo rigorosamente femminile. Perché la moda possa essere sempre arte, strumento creativo e libera espressione di sé (ma anche, in qualche modo, un gesto politico).

• Ciao Carlota! Grazie per questa intervista, siamo molto contente di conoscerti meglio e di presentarti ai nostri lettori. Raccontaci chi è Carlota Barrera…
Ciao a tutti e tutte! Sono una donna di trentun’anni, founder e creative director di un brand che celebra il potere dell’abbigliamento e l’evoluzione delle identità attraverso vestiti che hanno un focus sulla qualità. Sono fortunata, perché ho un team di lavoro eccezionalmente talentuoso e divertente, che mi supporta.

• Raccontaci qualcosa del tuo background e, se puoi, i passi più importanti nella tua vita e carriera…
Il mio percorso è stato plasmato dalla ricerca dell’autenticità. Ho studiato moda alla Central Saint Martins e allo IED e, dopo aver lavorato per un paio di brand, ho presentato la mia prima collezione (prodotta durante il master). ll mio marchio è nato a Londra, ma di recente mi sono trasferita in Spagna.

Per quanto riguarda gli step più importanti della mia carriera, non posso non citare i riconoscimenti: il Vogue Fund in Spagna (nel 2019) e il MCDM Award (nel 2022).Ma ogni giorno è un passo importante, con tante piccole vittorie: ideare un bellissimo pezzo, ricevere feedback positivi dai clienti o festeggiare un nuovo rivenditore.

• Siamo molto affascinate dal tuo lavoro, vorremmo tutto! Puoi raccontarci di più sul concetto di «evoluzione delle identità» legato al tuo design?
Il concetto di «evoluzione delle identità» è radicato nella convinzione che la moda dovrebbe essere sinonimo di genuina espressione di sé, e andare oltre i generi così come vengono intesi tradizionalmente. Si tratta di dare potere alle persone, per abbracciare la propria autenticità.

• Adoriamo la tua biografia su Instagram «contemporary clothing through a female gaze»: come descriveresti questo sguardo femminile? Parlaci del suo potere. 
Questo concetto si riferisce a una prospettiva molto personale, che porto nella moda maschile e nell’abbigliamento in generale. Molto spesso gli abiti sono stati disegnati dagli uomini e io credo fermamente nell’importanza che le donne ricoprano ruoli creativi e decisionali. Lo sguardo femminile ci consente non solo di criticare certi modi obsoleti di operare, ma anche di rompere alcuni schemi per cui ci si aspetta che le donne pensino, si comportino e si sentano in determinati modi. 

Lo sguardo femminile, per me, è una lente potentissima che cattura la forza, l’individualità e le complessità delle donne, e influenza profondamente il mio approccio al design.

• Siamo assolutamente d’accordo! Le donne sono le nostre muse. Che cosa è più sfidante, per te in quanto donna, nella creazione di abbigliamento maschile?
Come donna nel settore della moda maschile, l’aspetto più impegnativo è navigare in uno spazio tradizionalmente dominato dagli uomini. Questo però offre anche l’opportunità di portare una prospettiva nuova e sfidare i preconcetti.

• Ci piacerebbe sapere chi sono le tue muse, invece. Puoi citare qualche donna che ti ispira nella vita e nel lavoro?
Le mie muse sono donne che incarnano forza e autenticità: la mia partner, mia madre, mia nonna e ogni donna che mi influenza e arricchisce. Dal punto di vista lavorativo ammiro chi mette l’onestà al centro del proprio lavoro: Ann Demeulemeester o Phoebe Philo (ma anche Dries van Noten, Helmut Lang e Martin Margiela) sono tra i designer che più apprezzo. 

• Quali sono i tuoi segreti di bellezza? Come si struttura la tua skincare routine e in che modo ami prenderti cura di te stessa?
Prendermi cura di me è una priorità. La mia routine è super minimal: detersione e idratazione. Utilizzo pochi prodotti di qualità.

• Qual è il tuo prodotto skincare preferito?
Credo nella semplicità, per questo il mio prodotto di bellezza preferito è la mia crema idratante e rigenerante per la notte.

• Se dovessi scegliere solo una fragranza da indossare per sempre, quale sarebbe?
Per me il profumo è una cosa molto personale, non lo condivido quasi con nessuno. Però posso dirvi che la mia scelta del cuore avrebbe sicuramente note di legno e cuoio, oppure qualcosa con la verbena, per i mesi estivi.

• Secondo te qual è il capo più importante in un guardaroba?
Un buon paio di pantaloni sartoriali. Possono elevare qualsiasi outfit senza sforzo.

• Ci piacerebbe sapere alcune delle tue cose preferite al momento: vorresti condividere qualche film, libro, serie TV o album che ami particolarmente in questo periodo?
Ultimamente sto leggendo molto Amélie Nothomb, è estremamente intelligente senza essere pretenziosa nella sua scrittura, cosa che apprezzo molto. Ed è divertente. Un film che ho amato di recente è 20.000 Species of Bees di Estibaliz Urresola Solaguren, che racconta la storia di un ragazzino alla ricerca del suo posto nel mondo. È estremamente bello ed emozionante. Per quanto riguarda la musica, sto ascoltando molto jazz afro-cubano. Orchestra Baobab è una delle mie band preferite ed è sempre piacevole e confortante sedersi ad ascoltare uno dei loro album (specialmente Pirates Choice).

• Chiudiamo chiedendoti quali sono i tuoi progetti per il futuro!
Sono entusiasta di ciò che ci aspetta! I prossimi step saranno incentrati sulla creazione di capi senza stagione e senza genere e sulla creazione di abbigliamento di qualità, prodotto da community che mantengono viva l’artigianalità.

Per scoprire il lavoro di Carlota: www.carlotabarrera.com
IG: @carlotabarrera

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